L’autunno è la stagione che, più di tutte, mi richiama a rallentare i ritmi – anche se è la cosa più difficile da fare, perché in realtà si corre e basta.
Mi salva qualche sporadico, ma intenso, contatto con la natura che cambia pian piano.
Un colore che vira verso l’arancio, l’aroma di una pianta che riempie l’aria, la luce del sole che cambia inclinazione, il fresco che si mescola all’ultimo tepore.
Se devo pensare ad una colonna sonora autunnale, proprio per questo non riesco a non scegliere qualcosa di quieto, talvolta quasi sussurrato, non invasivo. Qualcosa che ascolterei dopo una giornata di lavoro, seduta ad osservare il lago durante la golden hour.
Questo sì che è rallentare.